Qualche giorno fa la società OPA (Open platform for Architecture) ha annunciato l’imminente avvio dei lavori di costruzione del progetto Casa Brutale a Beirut in Libano.
Casa Brutale è il progetto di avanguardia ideato dagli architetti di OPA, ufficialmente rilasciato nel mese di luglio 2015, che divenne immediatamente virale dopo la sua pubblicazione ed è stata condivisa da numerosi media e piattaforme di progettazione in tutto il mondo.
Progettato per le persone che vogliono vivere, letteralmente e figurativamente, sul bordo, Casa Brutale ha trovato ispirazione nell’italiana Villa Malaparte di Adalberto Libera sull’isola di Capri. È stata definita “brutale”, in omaggio al ”brutalismo” degli anni ’50 ispirato a Le Corbusier, perché l’abitazione sarà costruita con materiali semplici come il legno, il vetro e il cemento grezzo, dando risalto al paesaggio marino. La struttura sarà completamente interrata e niente emergerà da sopra il livello del suolo. In questo modo, l’impatto è limitato a una singola e grande facciata vetrata che separa la parete rocciosa.
La società di consulenza globale ARUP è stato scelta per guidare l’attuazione tecnica del progetto. Il compito impegnativo ed emozionante è condotto dal team di ARUP ad Amsterdam in collaborazione con OPA e con lo studio di architettura libanese ASA (Sarkis Azadian Architects).
Casa Brutale sarà costruita sul monte esclusivo Faqra fuori Beirut, ad un’altitudine di 1600 m. Il futuro proprietario sarà Alex Demirdjian, CEO di proprietà Demco. Più in particolare, il sito si trova a 150 metri sotto la cima della montagna.
La residenza-scogliera è cresciuta rispetto al progetto originario ed è ora di 270 mq (utili circa 180mq) con un budget stimato di 2,5 milioni di dollari. Potrà ospitare fino a sei persone, dispone di un parcheggio sotterraneo di un massimo di tre auto e un orientamento nord-ovest.
La costruzione dovrebbe essere completata nel 2018. Non vediamo l’ora di vedere l’ambizioso progetto tramutato in realtà!