L’intervento ha visto il rifacimento della scala interna e di una nuova distribuzione creando un nuovo bagno al primo piano.
Il tetto è stato sostituito con travi in legno di abete sbiancato mentre la scala è realizzata in metallo con scalini in rovere spazzolato.
E’ stata posta una cura al risparmio senza rinunciare all’attenzione del dettaglio. Il sopraluce del bagno e della camera più piccola è realizzato con una alternativa al vetro, il Policarbonato. Il Policarbonato permette il passaggio della luce, un’ottima manovrabilità in cantiere, e buone prestazioni di insonorizzazione, il tutto condito con una facile reperibilità ad un costo davvero modesto. Il risultato del sopraluce finito rappresenta un vero pozzo di luce per tutto il comparto scala e corridoio.
La scala è un oggetto di grande importanza in quanto unico collegamento verticale di distribuzione alla casa. Per contenere i costi, si è optato per una soluzione prefabbricata prodotta STScale che produce questo articolo in modo continuativo. La scala prefabbricata è stata posata a secco e in fase di montaggio è stata espressa la volontà da parte dei designer di lasciare dei “giochi” d’aria per evidenziare la leggerezza della struttura ed enfatizzare quanto la stessa scala sia staccata e posata a se rispetto al contesto del pavimento del solaio del primo piano.
Il bagno presenta la medesima finitura del pavimento che è posato su tutta la casa, nel caso specifico è un Gres effetto legno sbiancato posato a fuga stretta. In abbinata sono state prese anche le porte che in questo caso sono in legno spazzolato. Il rivestimento del bagno è fatto con piastrelle scure dalle misure 60×30 di Iris Ceramiche, dotate di fuga nera. L’effetto è un rivestimento quasi omogeneo, in perfetto contrasto con i colori del pavimento e delle pareti chiare che susseguono il rivestimento.
L’esterno come menzionato all’inizio è stato conservato ed enfatizzato, avendo cura di mettere in risalto quei dettagli già presenti come i contorni in amaranto, realizzati solo in prossimità e dove non era stato posato il bancale in pietra. Sempre in amaranto è stata posata la porta blindata per contestualizzarsi al meglio con la facciata stessa.
La piccola corte presentava un rivestimento di un battuto di cemento e tale elemento è stato ripreso e rivisto con una piccola porzione sul lato protetto da un muro con pietra locale (Pietra della Lessinia Rosata, misure 100×50 sp. 3), il disegno che se ne ricava visto dall’alto è di un poligono quasi perfetto.
Davvero un ottimo recupero e valorizzazione di una casa di montagna!..una lettura che ti catapulta nella realtà dove ci si lascia accarezzare dall’aria montana!