trulli di alberobello

I trulli di Alberobello sono tra le costruzioni più iconiche d’Italia. Con la loro caratteristica forma conica e la tecnica costruttiva a secco, rappresentano un esempio unico di architettura spontanea, tipica del paesaggio rurale pugliese. Il loro aspetto fiabesco attira ogni anno migliaia di visitatori, incuriositi non solo dall’estetica singolare, ma anche dalla storia dei trulli, ricca di fascino e significato.

Ma qual è la loro origine? E perché sono stati costruiti in questo modo così particolare? Scopriamo insieme la storia dei trulli di Alberobello, i simbolismi e le curiosità che rendono Alberobello un vero e proprio tesoro del patrimonio italiano.

La storia dei trulli di Alberobello

Le prime testimonianze documentate dei trulli di Alberobello risalgono al XVII secolo, periodo in cui la zona era sotto il controllo della famiglia Acquaviva d’Aragona, conti di Conversano. All’epoca, i feudatari permettevano ai contadini di costruire abitazioni nei terreni agricoli, ma con un vincolo ben preciso: le strutture dovevano essere facilmente smontabili.

Il motivo era legato a un’ingegnosa trovata per evitare il pagamento delle tasse imposte dal Regno di Napoli. Secondo la normativa vigente, ogni nuovo insediamento era soggetto a tributi. Per eludere questa imposizione, i contadini adottarono la tecnica della pietra a secco, che consentiva di erigere abitazioni robuste ma smontabili rapidamente.

Col tempo, la storia dei trulli si intrecciò con quella del territorio, diventando parte dell’identità di Alberobello. Il termine “trullo” deriva dal greco “tholos”, ovvero cupola, proprio per via della loro copertura conica.

panoramica dei trulli di alberobello

Caratteristiche architettoniche uniche

I trulli si distinguono per la loro struttura semplice ma estremamente funzionale. Ogni trullo presenta una base circolare o quadrata, sormontata da una copertura a forma di cono, costruita sovrapponendo lastre di pietra calcarea senza l’uso di malta o cemento.

Questa tecnica costruttiva offriva numerosi vantaggi: isolamento termico naturale, facilità di reperimento dei materiali e la possibilità di smontare e ricostruire rapidamente l’abitazione. I trulli sono infatti freschi d’estate e caldi d’inverno, perfetti per il clima della Puglia.

Le cupole dei trulli sono spesso sormontate da pinnacoli decorativi e presentano simboli dipinti con calce bianca. Questi simboli potevano avere significati religiosi, astrologici o esoterici e contribuivano a rafforzare il legame tra abitazione e spiritualità.

Il ruolo dei feudatari e dei contadini

La storia dei trulli non può prescindere dal contesto storico-sociale del tempo. I contadini, soggetti alle dure condizioni imposte dai feudatari, utilizzavano la pietra locale per costruire case che non infrangessero le leggi fiscali. La tecnica della pietra a secco permetteva di aggirare queste restrizioni, offrendo al contempo riparo e stabilità.

Nel 1797, Ferdinando IV di Borbone riconobbe Alberobello come città reale, liberandola dal giogo feudale. Da allora, i trulli persero la loro funzione “evasiva”, ma continuarono a essere costruiti per tradizione e utilità.

Curiosità e leggende sui trulli

I trulli sono avvolti da un alone di mistero. Le decorazioni simboliche sulle cupole non erano solo ornamentali: si credeva che proteggessero la casa dagli spiriti maligni o portassero fortuna agli abitanti. I simboli variavano da croci cristiane a cuori trafitti, fino a figure astrologiche.

Un trullo particolarmente noto è il Trullo Sovrano, l’unico a due piani. Costruito nel XVIII secolo, oggi ospita un museo e rappresenta una rara eccezione nell’architettura tipica della zona. Visitandolo, si ha un’autentica immersione nella vita contadina e nella storia dei trulli.

immagine del trullo sovrano il più grande di alberobello

Alberobello oggi: turismo e Patrimonio UNESCO

Nel 1996, l’UNESCO ha inserito i trulli di Alberobello tra i Siti Patrimonio dell’Umanità, riconoscendone l’unicità e il valore culturale. Da quel momento, il borgo ha conosciuto una grande rinascita turistica.

Le due principali aree della città, Rione Monti e Aia Piccola, ospitano centinaia di trulli perfettamente conservati. Mentre il Rione Monti è ricco di botteghe, negozietti e alloggi turistici, Aia Piccola mantiene un’anima più autentica e residenziale.

Molti trulli oggi sono stati trasformati in bed and breakfast, case vacanza o boutique hotel, permettendo ai turisti di vivere un soggiorno suggestivo immersi nella storia dei trulli.

Eventi folkloristici, degustazioni enogastronomiche e iniziative culturali arricchiscono l’esperienza, rendendo Alberobello una tappa imperdibile per chi desidera scoprire le radici autentiche della Puglia.