zaha hadid biografia
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Benvenuti a “Storie di stile”, la rubrica settimanale dedicata ai grandi nomi del design.

In questo appuntamento esploriamo la vita e l’opera di Zaha Hadid, una designer e architetta che ha ridefinito il mondo dell’architettura con le sue forme fluide e visionarie, lasciando un’impronta indelebile nel design contemporaneo.

Il percorso di Zaha Hadid

Nata a Baghdad nel 1950 Zaha Hadid ha studiato matematica all’Università Americana di Beirut prima di trasferirsi a Londra, dove ha frequentato l’Architectural Association School of Architecture.

Nel 1980 ha fondato il suo studio, Zaha Hadid Architects, e ha iniziato a sviluppare un linguaggio architettonico caratterizzato da forme dinamiche e strutture avveniristiche.

La sua carriera è stata segnata da un costante desiderio di innovazione, che l’ha portata a progettare edifici iconici e a collaborare con brand di fama internazionale come Alessi, Sawaya & Moroni e Artemide.

Scomparsa il 31 marzo 2016 a Miami, ha lasciato un’eredità straordinaria nel mondo dell’architettura e del design.

Uno stile unico e riconoscibile

Zaha Hadid è nota per il suo approccio rivoluzionario al design e all’architettura. Le sue creazioni sfidano le convenzioni tradizionali, caratterizzandosi per linee fluide, forme organiche e strutture che sembrano sfidare la gravità.

Il suo lavoro si colloca al confine tra architettura, arte e tecnologia, dando vita a edifici e oggetti dal forte impatto visivo e concettuale.

Progetti iconici

  • Vitra Fire Station (1993): una delle sue prime opere realizzate, caratterizzata da geometrie taglienti e spazi dinamici.
  • Heydar Aliyev Center (2012): un capolavoro di fluidità architettonica, situato a Baku, Azerbaigian. Questo edificio si distingue per le sue forme sinuose che sembrano scorrere senza interruzioni.
  • MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo (2010): situato a Roma, rappresenta un esempio straordinario di architettura dinamica e avvolgente. Maggiori informazioni sul sito ufficiale del MAXXI.
  • London Aquatics Centre (2011): progettato per le Olimpiadi di Londra 2012, con un tetto ondulato ispirato al movimento dell’acqua.
  • Libreria Serpentine (per Sawaya & Moroni, 2013): un complemento d’arredo che riflette il suo stile architettonico fluido e scultoreo.

L’eredità di Zaha Hadid

L’opera di Zaha Hadid continua a ispirare il mondo dell’architettura e del design, ridefinendo il concetto di spazio attraverso un’estetica innovativa e sperimentale. Con il suo stile inconfondibile, ha contribuito a spostare i confini tra arte, tecnologia e architettura, lasciando un segno indelebile nella storia del design contemporaneo.

Per oggi è tutto. Vi aspettiamo al prossimo appuntamento di “Storie di stile”!

La prossima settimana esploreremo l’universo creativo di Jean-Marie Massaud, un designer che coniuga eleganza e sostenibilità, creando opere che fondono natura, tecnologia e armonia.